Oggi compie 40 anni Paul Thomas Anderson, il più talentuoso e ambizioso regista che il cinema mondiale abbia offerto a partire dagli anni Novanta dello scorso secolo. Autore di alcune delle sequenze cinematograficamente più significative dell'ultimo decennio, Paul Thomas Anderson è cineasta raffinatissimo. Anche se dopo Il petroliere l'atteggiamento dei critici nei suoi confronti sembra sia cambiato piuttosto sensibilmente, l'impressione di fondo è che il regista statunitense sia tuttora parzialmente sottovalutato, soprattutto da certa critica italiana non ancora in grado di coglierne appieno la grandezza. A soli 40 anni è autore di almeno due capolavori (Magnolia e Il petroliere, appunto) e di due film straordinari (Boogie Nights e Ubriaco d'amore). Raramente nella storia del cinema si sono visti autori così giovani dirigere opere che prepotentemente ostentano una tale maturità: girare un film come Magnolia a 29 anni non è proprio uno scherzo. Anzi, è roba da fuoriclasse, da registi con una marcia in più.
Troppo frettolosamente etichettato da diversi critici come ambizioso e magniloquente fino all'eccesso, il nostro è, in particolar modo negli Stati Uniti, giustamente adorato dalla critica ma soprattutto dai colleghi e dagli addetti ai lavori: Stanley Kubrick lo volle conoscere di persona dopo essere stato ammaliato dall'esuberanza stilistico-narrativa di Boogie Nights; Woody Allen fu colpito grandemente da Magnolia; Francis Ford Coppola considera Ubriaco d'amore uno dei film più innovativi degli ultimi anni (nel corso di una sua bella intervista rilasciata lo scorso anno a LA Weekly, lo ha definito senza troppi giri di parole “fresh”, “unique”, “a work of art”); Quentin Tarantino ha da poco pubblicamente esternato che lo considera il più grande “film-maker artist” in circolazione nel panorama nordamericano. A tal proposito ci sembra interessante far presente che proprio Tarantino, notoriamente conosciuto per la grandezza smisurata del suo ego, ha affermato di essere stato spinto dal collega ad alzare la posta in gioco in Bastardi senza gloria: “Se un paio di anni fa non fosse uscito Il petroliere, difficilmente avrei girato il mio nuovo film. Nessuno mi spinge a fare meglio, a migliorarmi, più del mio amico Paul”.
Ci sarebbe davvero molto da scrivere su questo cineasta straordinario e sul ruolo da lui svolto nella cinematografia statunitense contemporanea. Per ora, ci limitiamo a rimandarvi alle recensioni di Ubriaco d'amore e Il petroliere già presenti nel blog e a proporvi la nostra recensione (che trovate qui) di uno dei più importanti film degli ultimi 15 anni: Magnolia.
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