venerdì 4 luglio 2014

Paul Thomas Anderson tornerà al Festival di Venezia con "Inherent Vice"? Sue Kroll della Warner Bros. definisce il film un capolavoro divertente e raffinato


Da tempo non si sa più nulla sullo stato della post-produzione di Inherent Vice. Le ultime notizie risalgono infatti ad aprile, quando Paul Thomas Anderson e il compositore Jonny Greenwood erano al lavoro sul missaggio sonoro del film. Il regista californiano, che lo scorso 26 giugno ha compiuto quarantaquattro anni, dovrebbe dunque stare ancora ultimando la post-produzione del suo settimo lungometraggio.
Due settimane fa si è però tornato a parlare della pellicola tratta dall'omonimo romanzo di Thomas Pynchon: Pete Hammond ha infatti riportato su Deadline le parole della responsabile dell’area marketing e distribuzione internazionale della Warner Bros. Sue Kroll, che ha definito Inherent Vice un capolavoro molto divertente, raffinato e differente dai precedenti lavori di Anderson. Queste dichiarazioni, dal valore relativo visto che provengono da una dipendente della casa di produzione del film, vanno così ad aggiungersi ai lusinghieri pareri di altri operatori del settore produttivo emersi ormai quasi tre mesi fa.
Come avevo già scritto in occasione della presentazione del programma ufficiale del Festival di Cannes, nonostante le pressioni del direttore Thierry Freamux per avere Inherent Vice in concorso, Anderson ha preferito evitare di accelerare in maniera innaturale i tempi della post-produzioneE anche se l'altro ieri il critico e blogger statunitense Jeffrey Wells ha scritto su Hollywood-Elsewhere di aver sentito da più parti che Inherent Vice debutterà al New York Film Festival, a questo punto credo sia lecito sperare nella doppia presenza dell'opera al Festival di Venezia e poco dopo al Festival di Toronto, come accaduto due anni fa con The Master


Per quanto non si possa affatto escludere una presentazione del film direttamente in Canada o negli Stati Uniti, essendo questa una strategia negli ultimi anni sempre più diffusa tra le majors statunitensi, se Inherent Vice sarà pronto in tempo utile per il Lido difficilmente Anderson rinuncerà a una kermesse come quella italiana. A partire dal 1999, difatti, egli ha sempre partecipato con i propri film a Berlino (Magnolia e Il petroliere), Cannes (Ubriaco d’amore) o Venezia (The Master, appunto), ottenendo tra l'altro sempre uno o più premi principali. E sia Toronto che New York, come noto, non offrono la sezione competitiva del concorso.
Per capire se questo ragionamento si dimostrerà fondato, sarà necessario attendere il 24 luglio, giorno della presentazione del programma ufficiale del Festival di Venezia. Nel frattempo, non resta che incrociare le dita.

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