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lunedì 14 gennaio 2013

"Argo" e "Les Misérables" vincono ai Golden Globe; il miglior regista è Ben Affleck, che paragona Paul Thomas Anderson ad Orson Welles


Nella notte sono stati assegnati i Golden Globe, i premi annuali della stampa estera operante a Hollywood. Al favorito Lincoln è andato il solo riconoscimento per l'interpretazione di Daniel Day-Lewis, mentre Argo è stato eletto miglior film drammatico e Les Misérables ha vinto nella categoria della miglior commedia o musical. Il film di Tom Hooper (regista de Il discorso del re) ha conquistato anche i premi per gli attori Hugh Jackman e Anne HathawayNessuno dei tre interpreti di The Master, nonostante le eccellenti prove, è riuscito a ottenere un Golden Globe. 
Ben Affleck, che l'ha spuntata su Steven Spielberg e Kathryn Bigelow come miglior regista, nel suo discorso di ringraziamento ha sottolineato come fosse un onore per lui essere accostato agli altri quattro registi nominati, facendo riferimento anche ai talenti non rientrati nella cinquina e, in particolare, a Paul Thomas Anderson ("Credo sia come Orson Welles").

mercoledì 4 luglio 2012

"Les Misérables" di Tom Hooper: il primo trailer originale con sottotitoli in italiano


Da un mese circa è online il primo trailer del nuovo film di Tom Hooper, tornato dietro la macchina a due anni di distanza dal trionfo de Il discorso del re (miglior film, regia, sceneggiatura e attore protagonista agli Oscar 2011). Tratto dal musical teatrale degli anni ottanta che mise in scena le vicende narrate nell'omonimo celebre romanzo di Victor Hugo (1862), Les Misérables è anch'esso un musical, a giudicare dalle immagini del trailer dalle forti tinte epiche e melodrammatiche. Chissà che Hooper, sfruttando con mestiere il materiale letterario e teatrale di partenza, non riesca a conquistare per la seconda volta Hollywood.

martedì 5 aprile 2011

"Il discorso del re" di Tom Hooper


Con molto ritardo, posto la mia sintetica recensione de Il discorso del re, pronta da poco dopo l’uscita del film nelle sale e rimasta poi nei recessi di una cartella del mio computer per quasi tre mesi.

L’opera di Tom Hooper racconta con invidiabile rigore formale la storia di re Giorgio VI, riuscendo a rendere interessante la vicenda del secondogenito balbuziente di Giorgio V, trovatosi all’improvviso a dover sostituire il fratello maggiore sul trono dell’Impero Britannico. Per le due ore scarse di narrazione non succede quasi nulla, oltre ai perseveranti e sofferti tentativi del re atti a superare l’ingombrante problema della balbuzie. Fino al picco emotivo che coincide con il discorso del re (da qui, per l'appunto, il titolo del film) al popolo del 3 settembre 1939, giorno dell’entrata in guerra della Gran Bretagna contro la Germania di Hitler.