Negli ultimi giorni si è sempre più diffusa l'indiscrezione secondo cui la giuria del Festival di Venezia presieduta da Michael Mann, oltre al Leone d'argento per la miglior regia e la Coppa volpi ex-aequo per le interpretazioni di Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix, avrebbe in un primo momento deciso di assegnare a The Master anche il Leone d'oro.
La notizia è stata data per prima da Hollywood Reporter (che ha citato come fonte un anonimo membro della giuria) poco dopo l'ufficialità del verdetto, per poi essere rilanciata dai media di tutto il mondo. A seguito della richiesta da parte dei vertici della Biennale di deliberare nuovamente l'elenco dei premiati (secondo il regolamento veneziano, al film vincitore del Leone d'oro non può essere attribuito nessun altro premio), la giuria avrebbe deciso di conferire il Leone d'oro a Pieta di Kim Ki-duk per poter essere libera di attribuire due premi invece che uno, il principale, a The Master. Sembrerebbe infatti che Mann e gli altri giurati non se la siano sentita di sacrificare il premio alle interpretazioni di Hoffman e Phoenix, come invece fece nel 2008 la giuria di Wim Wenders (che diede il Leone d'oro a The Wrestler di Darren Aronofsky, dovendo poi rinunciare ad assegnare la Coppa Volpi al preferito Mickey Rourke).