giovedì 29 dicembre 2011
Classifica dei migliori 20 film del 2011
"Beginners" di Mike Mills: la recensione
Di Beginners avevo già scritto qualche riga lo scorso giugno, proponendovi il bellissimo trailer originale, di per sé già un gioiellino. Presentata con successo di critica al festival di Toronto del 2010 e uscita sei mesi fa nei cinema statunitensi, questa bizzarra commedia malinconica, ironica e romantica inizialmente sarebbe dovuta essere distribuita nei nostri cinema a partire dal 9 dicembre. Sfortunatamente, invece, è stato in seguito deciso di renderla disponibile qualche giorno prima (il 6 dicembre) ma direttamente sul mercato home video, senza farla passare prima per il tradizionale circuito delle sale. Davvero un peccato, visto che siamo senza ombra di dubbio di fronte ad uno dei migliori film dell’anno, entrato con pieno merito nella top ten di molti accorti critici statunitensi.
sabato 24 dicembre 2011
Michel Gondry e il "Taxi Driver" casereccio (per augurarvi Buone Feste)
Michel Gondry sembra aver deciso di continuare l'opera di Jerry (Jack Black) e Mike (Mos Def), i due protagonisti dell'inventivo, affascinante e metacinematografico Be Kind Rewind (2008). Il quarantottenne cineasta francese si è infatti di recente anch'egli dedicato alla produzione "maroccata" di un film celebre: qualche giorno fa è apparso su youtube il suo personale rifacimento amatoriale fatto in casa di Taxi Driver (1976), il capolavoro di Martin Scorsese magistralmente interpretato da Robert De Niro che fu Palma d'oro a Cannes.
In poco più di due minuti e mezzo c'è un po' di tutto: tra le altre cose, una sequenza iniziale in macchina con retroproiezioni caserecce fatte con foto tenute a mano, piccole matite colorate al posto di proiettili, la celebre sequenza dello specchio rimessa in scena con tanto di operatore che si vede riflesso in modo riconoscibile e un suggestivo rifacimento, molto particolare, della sequenza finale del massacro. Il tutto con un inedito Gondry nei panni di Travis Bickle.
Proponendovi questa breve chiccha per cinefili amanti dell'estetica "povera" di Michel Gondry (che trovate subito qui sotto), vi auguro Buone Feste e un felice Natale.
venerdì 23 dicembre 2011
"Le idi di marzo" di George Clooney
Dopo il piacevole divertissement di In amore niente regole (2008), omaggio gaio e spensierato alla screwball comedy e alla coppia d'attori formata da Cary Grant e Katharine Hepburn, George Clooney a sei anni di distanza da Good Night and Good Luck (2005) torna ad un progetto "serio" con i medesimi rigore formale e impegno civile. Riunendo un cast di grandissimo livello e assai nutrito (Ryan Gosling, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti, Evan Rachel Wood e Marisa Tomei, oltre allo stesso Clooney), Le idi di marzo narra il duello senza esclusione di colpi tra i due esponenti democratici che ha luogo durante l’ultimo turno delle primarie, decisivo per stabilire il candidato presidente delle elezioni alle porte.
lunedì 19 dicembre 2011
22 foto dal backstage di "The Master"
Era da giugno che non si avevano immagini di The Master (potete vederle nei due miei post del 18 giugno e del 29 giugno scorsi). Come vi ho scritto qualche giorno fa, Paul Thomas Anderson è in piena fase di montaggio e a giudicare dalle parole di Emily Watson almeno la prima mezz'ora di The Master sarebbe pronta.
Grazie al sito BlackBook sono state recentemente diffuse 22 nuove foto, scattate dal fotografo di scena Jack Erling durante le pause di lavorazione della pellicola, che non coinvolgono gli attori principali (ricordo che il cast è composto da Philip Seymour Hoffman, Joaquin Phoenix, Amy Adams, Laura Dern). Oltre ad essere delle foto abbastanza interessanti, possono probabilmente risultare utili per avere un'idea di quella che sarà l'atmosfera del film, dando anche l'opportunità di vedere in anteprima i volti scelti da Anderson per alcuni ruoli secondari o comparse. Qui di seguito trovate le foto in questione.
sabato 10 dicembre 2011
Sui primi 30 minuti di "The Master" e altre notizie riguardanti Paul Thomas Anderson
Complici una serie di promozioni di film in uscita cui hanno partecipato alcuni personaggi per diversi motivi vicini a Paul Thomas Anderson, negli ultimi tempi qualche giornalista d'Oltreoceano è riuscito ad avere novità attendibili sulla realizzazione di The Master e persino sul prossimo probabile film del regista nordamericano, quell'Inherent Vice tratto dall'omonimo libro di Thomas Pynchon di cui vi avevo parlato in un precedente articolo.
Emily Watson, intervistata durante la promozione di War Horse, l'ultimo film di Steven Spielberg (a quanto pare in pole position per la prossima notte degli Oscar), ha parlato della sua straordinaria esperienza sul set di Ubriaco d'amore, rilevando inoltre di aver visto in anteprima la prima mezz'ora di The Master e di aspettarsi, in base ai 30 minuti cui ha assistito, un film "incredibile". Questo ci conferma definitivamente che Anderson è tuttora in sala montaggio a lavorare sulla post-produzione del suo attesissimo film e che sta procedendo lentamente ma con profitto.
Emily Watson, intervistata durante la promozione di War Horse, l'ultimo film di Steven Spielberg (a quanto pare in pole position per la prossima notte degli Oscar), ha parlato della sua straordinaria esperienza sul set di Ubriaco d'amore, rilevando inoltre di aver visto in anteprima la prima mezz'ora di The Master e di aspettarsi, in base ai 30 minuti cui ha assistito, un film "incredibile". Questo ci conferma definitivamente che Anderson è tuttora in sala montaggio a lavorare sulla post-produzione del suo attesissimo film e che sta procedendo lentamente ma con profitto.
mercoledì 7 dicembre 2011
Jonny Greenwood e Paul Thomas Anderson ancora insieme: il chitarrista dei Radiohead curerà le musiche di "The Master"
La notizia è di quelle che non lasciano indifferenti. Fin dall'inizio delle riprese, ho cercato di tenervi il più possibile aggiornati sull'evoluzione del tanto atteso nuovo progetto cinematografico di Paul Thomas Anderson, noto ormai da più di un anno con il titolo The Master (in realtà ancora non ufficiale e quindi passibile di modifiche). Mentre il grande cineasta losangelino è con ogni probabilità ancora impegnato nel montaggio del film (le riprese sono ormai terminate da quasi ter mesi), l'altro ieri si è diffusa su molti siti di cinema statunitensi l'indiscrezione di una nuova collaborazione tra Anderson e Jonny Greenwood, il chitarrista dei Radiohead autore della straordinaria colonna sonora de Il petroliere.
domenica 4 dicembre 2011
"Chéri" di Stephen Frears
Parigi, 1906. Ci avviciniamo ormai al tramonto della Belle Époque (1871-1914) e l'Europa si dirige inconsapevole verso la prima guerra mondiale. Léa de Lonval (Michelle Pfeiffer) nel pieno della giovinezza è stata una delle cortigiane più affascinanti e note ed è ancora in ottima forma, nonostante abbia superato già da qualche tempo i quarant'anni. Contattata dalla sua vecchia collega Madame Peloux (Kathy Bates), a cui è legata da uno storico rapporto di rivalità, si convince ad insegnare al di lei figlio l'arte dell'amore e a prepararlo per un successivo matrimonio. Il rapporto con il diciannovenne Fred (da lei soprannominato Chéri) diverrà sempre più coinvolgente e quando i due dovranno separarsi inizierà il dramma.
martedì 29 novembre 2011
"Animal Kingdom" di David Michôd
L’esordio alla regia dell’australiano David Michôd, vincitore alla penultima edizione del Sundance Film Festival del Gran premio della giuria riservato al miglior film straniero, è un gangster movie per diversi aspetti atipico che però non mantiene le buone promesse iniziali.
Dopo la morte della madre per overdose di eroina, il giovane Joshua Cody, spaesato e privo di qualsiasi altro punto di riferimento, decide di trasferirsi a casa della nonna materna Smurf (la convincente Jacki Weaver, che per il ruolo ha persino ottenuto una candidatura all’ultima edizione degli Oscar). Riallaccia così i rapporti con i suoi tre zii, mal visti dalla madre a causa della loro attività criminale. Pope, Craig e Darren, infatti, si guadagnano da vivere rapinando banche e negozi con il fidato compagno Baz. Se all’inizio Josh sembra trovare in loro l’affetto e la considerazione di cui necessita, la situazione precipita improvvisamente quando un gruppo di poliziotti, frustrato per le difficoltà incontrate nel collezionare le prove sufficienti ad incastrare i criminali, decide di iniziare a farsi giustizia da solo.
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mercoledì 23 novembre 2011
"Quartier Lointain" di Sam Garbarski
In questa sua ultima prova registica Sam Garbarski, il sessantatreenne cineasta tedesco di Irina Palm, adatta con efficacia il fortunato manga In una lontana città di Jirô Tamiguchi, fumettista piuttosto noto nel Vecchio Continente. Spostando l’ambientazione delle vicende dal Giappone alla Francia e modificando alcuni aspetti del racconto allo scopo di renderlo coerente con il differente luogo dell’azione, Quartier Lointain racconta la bizzarra esperienza onirica di Thomas Verniaz, autore di fumetti di mezza età alla ricerca di una storia maggiormente personale che si discosti dalla saga dell’eroina Agatha che lo ha portato al successo. Di ritorno dal salone del fumetto dove ha esposto le proprie opere, Thomas sogna il suo ritorno nella cittadina natale in cui non è più tornato dalla morte della madre Anna (interpretata dalla Alexandra Maria Lara di Un’altra giovinezza), avvenuta una ventina di anni prima. Qui, colto da un improvviso malore, sviene nel cimitero mentre visita la tomba della madre. Una volta ripresa conoscenza, si trova d’un tratto a vivere nuovamente i suoi quattordici anni, a partire dal mese precedente il giorno in cui il padre Bruno abbandonò la famiglia.
giovedì 17 novembre 2011
"Lourdes" di Jessica Hausner
Alcuni film colpiscono per come riescono ad affrontare temi profondi e particolarmente complessi con leggerezza e semplicità, rifuggendo da banali edulcorazioni e infingimenti. Con Lourdes, la giovane regista austriaca Jessica Hausner, autrice unica anche della sceneggiatura, riesce a trattare il tema del mistero della fede in modo così coinvolgente da essere ammirevole.
Il film narra il viaggio a Lourdes di un nutrito gruppo di persone sole, molte delle quali invalide, in cerca nel celebre luogo sacro di guarigione o redenzione. La protagonista Christine (un’ottima Sylvie Testud) è affetta da sclerosi multipla e, non potendo muovere arti inferiori e superiori, è da anni costretta su una sedia a rotelle. Probabilmente non ha molti amici o conoscenti disposti ad occuparsi di lei, visto che partecipa regolarmente a pellegrinaggi e viaggi organizzati per avere la possibilità di uscire di casa e guardare porzioni di mondo che altrimenti le sarebbero precluse. È con questo spirito, senza nutrire molte speranze di guarire, intraprende il viaggio per Lourdes.
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lunedì 14 novembre 2011
"Young Adult" di Jason Reitman: il trailer italiano
Qualche mese fa, a maggio, in chiusura di recensione di Juno vi avevo accennato al fatto che questo film, che segna il ritorno alla collaborazione tra Jason Reitman e la sceneggiatrice Diablo Cody, era in fase di post-produzione. Ora si sa che uscirà il 9 dicembre negli Stati Uniti in distribuzione limitata, per poi arrivare da noi il 17 febbraio. Young Adult racconterà la storia di una viziata, egoista ed affascinante scrittrice (Charlize Theron) che dopo il divorzio torna nella piccola città nativa del Minnesota con l'idea di stringere di nuovo una relazione con il suo ex ragazzo, ora sposato e con un figlio in arrivo.
Il film potrebbe rappresentare un'occasione di rilancio nel mondo del cinema per la Cody, la quale, dopo l'enorme successo ottenuto con Juno (Oscar per la miglior sceneggiatura originale) e il flop di Jennifer's Body, è riuscita ad esprimersi nel solo contesto del piccolo schermo come creatrice della fortunata serie tv Unites States of Tara. Una curiosità: l'uomo che parla in più di un'occasione con Charlize Theron nel trailer che trovate qui sotto è Patton Oswalt, il croupier che nel folgorante incipit di Magnolia viene fortuitamente raccolto dal Canadair e poi lanciato insieme ad ettolitri di acqua per spegnere un incendio.
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martedì 1 novembre 2011
"Moneyball" di Bennett Miller: il trailer originale
Pur non avendo riscosso un gran successo al botteghino (67 milioni in 38 giorni di programmazione), il secondo film del regista Bennett Miller è stato accolto molto positivamente dalla critica d'Oltremanica e, ad ogni modo, considerato il suo budget non elevato per gli standard hollywoodiani (50 milioni di dollari) non farà fatica a risultare un buon investimento per la Sony/Columbia. Del cast fanno parte Brad Pitt, Jonah Hill, Philip Seymour Hoffman (vincitore dell'Oscar per l'esordio di Miller, Truman Capote - A sangue freddo) e Robin Wright. Qui da noi il film uscirà a gennaio con il ben poco affascinante titolo L'arte di vincere, ma il prossimo 25 novembre aprirà la 29a edizione del Torino Film Festival. Qui sotto vi posto il trailer originale, più lungo di un minuto rispetto a quello disponibile in italiano e, in generale, più interessante.
domenica 30 ottobre 2011
"The Girl with the Dragon Tatoo" di David Fincher: il secondo trailer
Il nuovo trailer in lingua originale di The Girl with the Dragon Tatoo, online da poco più di un mese, dura il doppio (quasi quattro minuti) e non ha il ritmo estremo del primo trailer, che sfociava quasi nel subliminale per la velocità con la quale si succedevano le inquadrature. Da questa seconda versione si può avere una visione più chiara del lavoro di Fincher, che sembra contraddistinguersi per una suggestiva atmosfera dark, da sempre nelle corde del quarantanovenne cineasta statunitense (vedi in particolare il claustrofobico Alien 3, Seven, Fight Club e Zodiac, ma lo stesso meno riuscito Panic Room). The Girl with the Dragon Tatoo uscirà nelle sale nordamericane il 21 dicembre, appena prima delle vacanze natalizie, mentre in Italia dovremo aspettare il 27 gennaio, quando uscirà con il titolo Millenium: Uomini che odiano le donne.
venerdì 21 ottobre 2011
"Lasciami entrare" di Thomas Alfredson
Dopo avervi postato le mie riflessioni su Blood Story, vi propongo ora la mia recensione del film originale, cui facevo implicito riferimento analizzando la pellicola di Reeves e di cui scrissi all’epoca della visione all’anteprima stampa romana del dicembre 2008.
Presentato alla 26a edizione del Torino Film Festival e accolto entusiasticamente da gran parte della critica internazionale, Lasciami entrare di Tomas Alfredson è una sorta di horror sentimentale che in realtà sfugge alla rigidità di una qualsiasi etichetta. Precipuo punto di forza della pellicola in questione è, infatti, quello di cambiare direzione almeno tre volte nel corso del suo sviluppo: inizialmente, nei primissimi minuti, può legittimamente sembrare un serial killer movie, in un secondo momento si presenta come un vampire movie, per poi finalmente rivelarsi, dopo mezz'ora circa, per ciò che effettivamente è: un'atipica storia d'amore tra un dodicenne e una bambina vampira.
martedì 18 ottobre 2011
"Paul Thomas Anderson? Un visionario"
È dalla seconda settimana di settembre che non si avevano più notizie su The Master. E in realtà non c'è nessun aggiornamento sulla fase di avanzamento della post-produzione della pellicola rispetto a quanto vi ho scritto lo scorso 13 settembre: Paul Thomas Anderson è in sala di montaggio e presumibilmente vi rimarrà ancora per qualche mese. Come riporta Cigarettes and Red Vines, però, a Laura Dern è stato recentemente chiesto circa la sua recente collaborazione con il cineasta statunitense. Essendo The Master, come più volte abbiamo scritto, circondato da un fitto alone di mistero (non è chiaro neppure, ad esempio, il ruolo che è stato interpretato dalla Dern: qui trovate il resoconto del cast per quel che è dato sapere), l'attrice non ha dichiarato nulla su trama, ruoli o ispirazione a Scientology, ma ha però definito senza mezzi termini Anderson come "uno dei nostri più importanti visionari di sempre in campo cinematografico". Visto che queste parole arrivano da una professionista che in più occasioni ha collaborato con David Lynch (Velluto Blu, Cuore Selvaggio, Inland Empire), non possono che essere prese sul serio. Ad ogni modo noi di Cinemagnolie, come si può facilmente immaginare, non abbiamo mai avuto dubbi a riguardo.
domenica 16 ottobre 2011
Christian Bale e Terrence Malick sul set del nuovo, misterioso progetto del grande cineasta
Mi ero proposto di postare questo articolo diverse settimane fa, ma questo è davvero un periodo pieno di impegni e così mi riduco a proporvelo solo oggi. Il 18 settembre, ormai quasi un mese fa, su Hollywood-Elsewhere Jeffrey Wells informava della presenza online di documento video più unico che raro, ripreso da Johnny Garcia il giorno precedente. Si tratta di un filmato che mostra al lavoro nientedimeno che l'invisibile Terrence Malick, il quale a quanto pare oltre a stare lavorando alla post-produzione del suo prossimo film, ancora senza titolo e interpretato da Rachel McAdams, Rachel Weisz, Michael Sheen, Javier Bardem, Ben Affleck e Jessica Chastain, sarebbe già a lavoro ad un nuovo progetto con Christian Bale. Naturalmente di questo nuovo progetto non si sa assolutamente nulla. In attesa di saperne qualcosa in più nei prossimi mesi, guardate qui sotto il video in questione, che ho preso da Movieweb.
domenica 2 ottobre 2011
"Blood Story" di Matt Reeves
Presentato nel 2010 al Festival Internazionale del Film di Roma, Blood Story è senz'altro una conferma per il regista Matt Reeves dopo il riuscito Cloverfield (2008). La scelta di dedicarsi al remake di una recentissima opera svedese molto apprezzata in tutto il mondo (Lasciami entrare di Tomas Alfredson, 2008) rappresentava certamente un notevole rischio. Se le premesse per un passo falso c’erano tutte, il quarantaquattrenne newyorchese ne esce invece a testa alta e riesce nell’impresa di confermare molti dei pregi dell’originale (un buon film con diversi difetti, ma con il notevole merito di dare nuova linfa al filone del vampire movie), aggiungendo in più alcuni interessanti tocchi personali sul piano stilistico-visivo e della struttura narrativa.
sabato 24 settembre 2011
"J. Edgar" di Clint Eastwood: il trailer ufficiale
L'atteso nuovo film di Clint Eastwood, in uscita il 9 novembre negli Stati Uniti e da noi a gennaio in un giorno non ancora stabilito, racconterà la storia di J. Edgar Hoover, carismatico e celeberrimo direttore dell'FBI per quasi cinquant'anni (dal 1924 al 1972). Il controverso personaggio, uno dei più potenti e influenti della storia americana dello scorso secolo, è interpretato da Leonardo DiCaprio; del cast fanno parte anche Naomi Watts, Judi Dench e Josh Lucas. J. Edgar arriva a un solo anno di distanza dallo straordinario Hereafter, forse il film che negli ultimi due anni, con The Tree of Life di Terrence Malick, ha più stimolato un acceso e appassionato dibattito all'interno della comunità critica, tra entusiasti che hanno gridato al capolavoro e delusi che lo hanno considerato un notevole passo falso in bilico tra il kitsch e il melenso.
In attesa di vedere J. Edgar nelle sale italiane, eccovi il trailer ufficiale in lingua inglese:
martedì 13 settembre 2011
Concluse le riprese di "The Master": Paul Thomas Anderson si prepara ad andare in sala montaggio
Dopo le prime fughe di notizie di cui vi abbiamo riportato negli scorsi mesi, con tanto di foto dal set e indiscrezioni produttive (qui, qui e qui trovate i tre post da me dedicati all'ultima fatica di Paul Thomas Anderson), era da inizio luglio che non si avevano più informazioni di The Master. Ora, come riporta anche l'affidabile risorsa online Imdb, le riprese si sono concluse e il film è ufficialmente in fase di postproduzione. La pellicola dovrebbe uscire nel 2012; ad ogni modo è quasi impossibile che il perfezionista Anderson stia in sala montaggio per meno di 3 mesi: il film, quindi, potrebbe forse essere pronto per la prossima edizione del festival di Berlino, cui il quarantunenne regista californiano partecipa sempre volentieri (anche se sarebbe bello vederlo da noi a Venezia, visto che la kermesse italiana è l'unico grande festival internazionale dove non ha mai presentato un film e, di conseguenza, non ha mai conquistato un premio). Dal momento che non è trapelato nulla riguardo la plausibile data di distribuzione dell'attesissima opera, siamo comunque totalmente nel campo delle speculazioni.
domenica 28 agosto 2011
"Le idi di marzo" di George Clooney: il trailer
Tra tre giorni, il prossimo 31 agosto, aprirà la 68a edizione del Festival di Venezia, dove sarà in concorso per il Leone d'Oro. L'ultimo film da regista di George Clooney, dopo gli ottimi Confessioni di una mente pericolosa (2002) e Good Night, and Good Luck (2005) e la brillante commedia d'altri tempi In amore niente regole (2008), è una delle pellicole più attese della nuova stagione cinematografica ormai alle porte. Dato già come uno dei grandi favoriti per gli Oscar 2012, The Ides of March (Le idi di marzo nella versione italiana) uscirà negli Stati Uniti l'8 ottobre, mentre da noi verrà distribuito dalla 01 Distribution a partire dal 13 gennaio.
lunedì 22 agosto 2011
"Super 8" di J.J. Abrams
Lanciato da una campagna virale sul web che ha pochi precedenti nella storia del marketing cinematografico, con un notevole numero di estratti di sequenze resi progressivamente disponibili online, Super 8 è stato con abilità pensato a tavolino per essere percepito come un vero e proprio evento. Il film è approdato nelle sale statunitensi lo scorso 9 giugno, ottenendo un ottimo successo al botteghino nonché di critica. In Italia uscirà il 9 settembre, ma ho avuto l’occasione di vederlo in anteprima ad una delle proiezioni organizzate per la stampa romana nella seconda metà di luglio.
martedì 16 agosto 2011
"The International" di Tom Tykwer
Dopo aver imposto il proprio nome a pubblico e critica internazionali con il sopravvalutato Lola corre (1998), di Tom Tykwer non si era più sentito parlare granché fino al 2006, anno dell'uscita di Profumo, tratto dall'omonimo bestseller di Peter Süskind. Con il successivo The International (2008) il regista tedesco ha provato a rilanciarsi mettendo un po’ a freno il suo caratteristico stile pomposo e avvolgente: il modello di riferimento è evidentemente il thriller politico della Hollywood anni settanta (si pensi ai film di Alan J. Pakula o di Sidney Lumet, ad esempio). Nonostante il messaggio e l'ottimo cast, però, i risultati non sono eccellenti.
giovedì 11 agosto 2011
Qualche riga sulla struttura temporale di "Sorelle Mai" di Marco Bellocchio
Frutto di sei dei laboratori “Fare Cinema” curati da Marco Bellocchio tra il 1999 e il 2008, avvalsisi della partecipazione di giovani che hanno avuto la possibilità di misurarsi con il mestiere cinematografico, Sorelle Mai è un’opera molto interessante in particolare per la sua struttura temporale.
Per stessa ammissione del settantunenne regista piacentino, l’intenzione iniziale non era in alcun modo quella di fare di questi episodi girati separatamente e a distanza di anni un lungometraggio. Almeno fino a quando egli non ha ravvisato una stimolante e in qualche misura imprevista continuità tra i differenti episodi. Questa evidente componente casuale alla base del processo produttivo di Sorelle Mai ne costituisce forse il principale motivo di fascino (gli stessi singoli episodi non sono basati, come di solito avviene, su una sceneggiatura totalmente predeterminata e sembrano in modo programmatico aperti alla ispirazione del momento). Data la struttura marcatamente ellittica del film, infatti, lo spettatore è spinto a mettersi in gioco riempiendo con la propria immaginazione i vuoti narrativi tra un episodio e l’altro e, conseguentemente, a interrogarsi sulle cause del mutamento occorso nei personaggi e nei rapporti che li legano.
lunedì 8 agosto 2011
"The Informant!" di Steven Soderbergh
Ispirato a una storia realmente accaduta, The Informant! è una sorta di versione parodica del più classico degli spy-movie. Mark Withacre (Matt Damon) è un goffo ma preparato manager della ADM, una grossa multinazionale dell’industria agroalimentare. Una serie di attività illegali in cui è coinvolta l’azienda dove lavora lo spingono a divenire un informatore segreto dell’FBI, nel tentativo di avere la certezza di uscire pulito da questa scomoda situazione. La verità però, come spesso accade, è ben più complessa di quello che inizialmente può sembrare.
Il quarantaseienne cineasta di Atlanta fortunatamente decide di abbandonare le ambizioni che spesso in passato lo hanno portato ad insuccessi anche clamorosi (oltre ai due film sull’ultimo anno di vita di Che Guevara, si pensi a prove incolori come quelle di Solaris, Full Frontal o Intrigo a Berlino). Anche se non si può certo dire che questo suo ultimo film sia un lavoro convincente.
giovedì 4 agosto 2011
"Funny People" di Judd Apatow
Che il terzo lungometraggio di Judd Apatow (40 anni vergine, Molto incinta) fosse particolarmente ambizioso, si intuiva già dalla durata e dal cast coinvolto: non capita tutti i giorni, infatti, di vedere un film – sulla carta una commedia – di 145 minuti e che riunisce attori comici come Adam Sandler, Seth Rogen e Jonah Hill con interpreti perlopiù drammatici come Eric Bana o legati a doppio filo al movimento indie come Jason Schwartzman.
George Simmons (Adam Sandler) è un comico molto celebre che si ritrova all’improvviso a fare i conti con il proprio grave stato di salute. Questa sua condizione lo porterà a riconsiderare la propria vita e, di conseguenza, i rapporti con le persone che hanno avuto un ruolo importante nel suo percorso di crescita. Cercherà quindi di riparare a quelli che considera gli errori commessi in passato e, nel frattempo, incontrerà dei giovani ragazzi aspiranti comici, stringendo amicizia in particolare con il talentuoso Ira (Seth Rogen).
domenica 31 luglio 2011
"Moulin Rouge!" di Baz Luhrmann
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domenica 24 luglio 2011
"Funny Games U.S." di Michael Haneke
Raramente si è nelle condizioni di poter parlare bene di un remake. Ancor più di rado ci si trova nella posizione di esaltarsi per una tale operazione cinematografica. Il caso dell’ultimo film di Michael Haneke è di certo un po’ particolare. La versione statunitense di Funny Games (Funny Games U.S.) è una rigorosa e fedele riproposizione dell’omonimo film precedente (1997), diretto dallo stesso autore austriaco di origine tedesca: stesse sequenze, medesime inquadrature, movimenti degli attori quasi identici. L’unico vero elemento che differenzia le due versioni sono gli attori che vi prendono parte: uno straordinario cast composto da Naomi Watts, Tim Roth e Michael Pitt sostituisce gli ottimi Susane Lothar, Ulrich Mühe (il grande attore de La vita degli altri scomparso ormai quattro anni fa) e Arno Frisch della versione originale. Un’operazione simile la fece nel 1998 il regista danese Ole Bornedal, che sbarcò ad Hollywood rifacendo con Ewan McGregor e Nick Nolte il thriller Nightwatch (non così deprecabile come si disse), versione americana quasi identica alla pellicola girata in patria.
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venerdì 15 luglio 2011
"Contagion" di Steven Soderbergh: il trailer
Dopo l'interessante Bubble (2005), Steven Soderbergh non ne ha davvero azzeccata più una. Non si può certo affermare, infatti, che Intrigo a Berlino (2006), Ocean's Thirteen (2007) o The Informant! (2009) siano opere di particolare interesse. Per non parlare del pretenzioso e scialbo dittico dedicato alla figura di Che Guevara (Che - L'argentino e Che - Guerriglia, ambedue del 2008). Anche prima del 2005, per la verità, il regista di Atlanta veniva da una serie di film molto deludenti: Full Frontal (2002), Solaris (2002) e Ocean's Twelve (2004). A ben vedere, tolto il citato Bubble, dal 2001 Soderbergh non ha mai più trovato lo smalto di Sesso, bugie e videotape (1989), il film d'esordio con cui vinse contro ogni pronostico la Palma d'Oro al Festival di Cannes, o delle convincenti pellicole di intrattenimento più o meno impegnate Out of Sight (1998), Traffic (2000) e Erin Brockovich (2000).
lunedì 11 luglio 2011
"Vegas: Based on a True Story" di Amir Naderi
Girato in un digitale ruvido e con un budget molto limitato, Vegas: Based on a True Story dell’iraniano Amir Naderi propone la semplice storia di un piccolo nucleo familiare che vive tra gli stenti in un sobborgo di Las Vegas. Mentre il figlio appena dodicenne va a scuola, Eddie lavora in un’officina come gommista e la moglie Tracy ha un impiego in un ristorante economico. Eddie e Tracy hanno un passato da giocatori d’azzardo e si sforzano di non cadere nuovamente nel temibile vizio. La loro vita va avanti senza sussulti, fino a quando non gli piomba davanti casa un uomo misterioso che prima si spaccia come un marine in congedo dall’Iraq interessato ad acquistare la casa in cui vivono, poi afferma che una valigia piena di soldi è stata sotterrata sotto il loro giardino molti anni prima, proponendogli così di dividere il bottino a metà. Eddie, evidentemente affascinato dall’eventualità di divenire ricco, decide di credere all’uomo e con qualche fatica riesce a convincere anche la scettica moglie a scavare nel giardino, da lei curato come fosse una delle poche cose belle su cui poter contare nella propria vita. Da qui in avanti, il film ruota tutto attorno allo sviluppo di questa ricerca, che da tenace si farà sempre più ossessiva.
mercoledì 6 luglio 2011
"The Road" di John Hillcoat
Tratto dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, The Road venne presentato alla 66a edizione del festival di Venezia, dove ottenne un buon riscontro di critica. Quando qualche anno fa vidi il film all'anteprima veneziana, ero piuttosto curioso di capire fino a che punto il ben poco conosciuto John Hillcoat sarebbe stato in grado di rendere l’universo cupo e post-apocalittico della celebre opera letteraria del 2006 (tradotta in Italia nel 2007 da Einaudi). Il risultato, pur non essendo entusiasmante, è buono e in particolare è molto apprezzabile il crudo realismo con il quale si è deciso di presentare il disperato viaggio on the road, sullo sfondo di un Nord America deserto e desolato, di un padre (Viggo Mortensen) e di un figlio (Kodi Smit-McPhee) alla affannosa ricerca di un posto sicuro in cui provare a sopravvivere. Come nel libro di McCarthy, non ci è dato sapere cosa abbia ridotto il mondo in queste condizioni (non ci sono animali né piante e l’unica forma di vita rimasta sembra essere l’uomo); potrebbe essere stato un conflitto nucleare, un cataclisma naturale o un particolare virus. In ogni caso, poco importano le cause: ciò che risulta sconvolgente è il modo in cui gli esseri umani hanno reagito alla situazione in cui si sono malauguratamente ritrovati.
lunedì 4 luglio 2011
Ancora su "The Master" e "The Tree of Life"
Su Cigarettes and Red Vines è stato postato un breve video del Daily Californian che documenta le riprese dell'ultimo film di Paul Thomas Anderson, che apparentemente stanno procedendo senza intoppi. La troupe è data ora di ritorno a Los Angeles per una serie di nuove riprese. Ecco qui il video:
mercoledì 29 giugno 2011
Nuove foto dal set di "The Master" e idiosincrasie spettatoriali per "The Tree of Life"
Da qualche giorno sono apparse sul web sei nuove foto provenienti dal set blindato del nuovo film di Paul Thomas Anderson, The Master. Delle prime tre accorpate in una (in cui si vede ritratta l'attrice Fiona Dourif, il cui ruolo nella pellicola non è ancora chiaro) non saprei indicarvi la fonte originaria, mentre le altre tre sono state scattate dal fotografo Kim Kulish. Sono venuto a conoscenza dell'esistenza delle immagini attraverso il solito blog Cigarettes and Red Vines, davvero una ricca risorsa per ogni tipo di notizia legata al cineasta losangelino di Magnolia, Ubriaco d'amore e Il petroliere. Le riprese di The Master sono ormai iniziate da tre settimane circa e, secondo i programmi, dovrebbero concludersi tra la fine di luglio e inizio agosto.
mercoledì 22 giugno 2011
"Un bacio romantico" di Wong Kar-wai
John Donne, vissuto a cavallo tra il XVI e il XVII secolo e considerato il più rappresentativo tra i poeti inglesi metafisici, nella celebre poesia Nessun uomo è un’isola scrisse: “Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto”. Il tema che sottende tutta l’ultima opera di Wong Kar-wai, Un bacio romantico (My Blueberry Nights nella versione originale), è lo stesso che sta alla base dei versi appena proposti: l’inevitabile connessione tra tutte le vicende umane. In fondo, suggerisce il talentuoso regista cinese, ogni esperienza umana inevitabilmente ci riguarda e di conseguenza può dirci qualcosa su noi stessi.
sabato 18 giugno 2011
There will be "The Master": iniziate le riprese del nuovo film di Paul Thomas Anderson
Le riprese sarebbero dovute iniziare un anno fa, ma la situazione entrò in una fase di stallo quando la Universal all'improvviso si tirò indietro dal progetto rifiutandosi di mettere a disposizione i 35 milioni di dollari di budget. Concedere una somma del genere ad un cineasta come Paul Thomas Anderson non sembrerebbe un rischio così elevato per una casa di produzione, dal momento che i suoi film, oltre a vincere sistematicamente dei premi ai festival cui partecipano (Magnolia e Il petroliere a Berlino, Ubriaco d'amore a Cannes), diventano poi dei film di culto con ottimi riscontri dalle vendite sia dei DVD che dei diritti televisivi, quando non degli stessi biglietti cinematografici (vedi i casi de Il petroliere e di Boogie Nights). Il problema, semmai, era il tema trattato dall'ultima opera del più talentuoso tra i cineasti statunitensi della nuova generazione: la storia di un uomo che, reduce della seconda guerra mondiale, nei primi anni cinquanta fonda un sistema religioso con più di qualche riferimento alla controversa setta di Scientology.
martedì 14 giugno 2011
"The Descendants" di Alexander Payne: trailer e qualche considerazione
Dopo l'affascinante trailer di Beginners di giovedì scorso (a proposito, nel secondo week-end la distribuzione nordamericana del film di Mike Mills è passata da 5 a 19 cinema e il guadagno è stato anche significativo, visto l'esiguo numero di presenza in sala: 243 mila dollari per un film costato poco più di tre milioni), vi propongo il trailer del nuovo film di uno dei più interessanti cineasti indipendenti statunitensi, che può essere annoverato fra i maggiori esponenti di quel filone "malincomico" contemporaneo di cui vi accennavo nel post precedente.
The Descendant di Alexander Payne uscirà negli USA il 16 dicembre e segna il ritorno dietro la macchina da presa del cineasta di Election dopo ben sette anni (Sideways è infatti del 2004). Visto lo spessore del regista in questione (il cui film meno interessante è con ogni probabilità A proposito di Schmidt del 2002), non può che esserci grande curiosità intorno a questo progetto incentrato attorno alla figura attoriale di un George Clooney che, nei panni di un padre intento a riallacciare i rapporti con le due figlie a seguito di un incidente subito dalla moglie, sembra particolarmente a proprio agio.
In attesa di avere notizie sull'uscita italiana, qui sotto potete vedere il trailer ufficiale disponibile online da ormai un paio di settimane. Rispetto a quello di Beginners è certo meno brillante e frizzante, ma nonostante ciò The Descendants ha tutte le carte in regola per essere considerato un film da non perdere.
giovedì 9 giugno 2011
"Beginners" di Mike Mills: il trailer
Uscito lo scorso 3 giugno in 5 sole sale seguendo la classica linea distributiva riservata oltreoceano alle pellicole indipendenti, Beginners di Mike Mills pare essere piuttosto interessante e sembra collocarsi lungo il filone di quelle suggestive commedie agrodolci e "malincomiche" a stelle e strisce in cui il registro ironico e leggiadro viene felicemente intrecciato con un affascinante e sincero sguardo disincantato e, appunto, malinconico.
Il regista, oltre a qualche video musicale e a un paio di documentari, ha alle spalle un solo lungometraggio (Thumbsucker - Il succhiapollice, 2005). Accolto molto bene dalla critica statunitense, il film è interpretato da Ewan McGregor, Christopher Plummer e la bella Mélanie Laurent (Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, Il Concerto di Radu Mihaileanu). Ancora non disponibile la data di distribuzione italiana.
venerdì 3 giugno 2011
"Four Lions" di Christopher Morris
È possibile, o meglio auspicabile, ironizzare sull’idiozia di un gruppo di inadeguati kamikaze mussulmani che tentano di fare un attentato a Londra? Il registro comico sembra essere l’unica via davvero percorribile per affrontare argomenti così tragici come il terrorismo islamico. Christopher Morris parte da questo assunto per il suo Four Lions, presentato con successo negli scorsi mesi in diversi festival in giro per il mondo (tra i quali il Sundance, Toronto, Torino e Los Angeles) e da oggi nei cinema italiani.
L’esordio dietro la macchina da presa del regista britannico è una esilarante commedia nera che racconta le alquanto bizzarre e tragicomiche vicende di Omar, Waj, Barry e Faisal (i “leoni” a cui fa riferimento il titolo), quattro imbranati e improbabili islamici londinesi che provano, nei modi più strambi e fracassoni, a pianificare la loro personale jihad contro il consumismo dilagante in un mondo occidentale corrotto e privo di valori. Se i protagonisti aspiranti terroristi fanno la figura degli idioti, ad ogni modo, i reparti speciali che gli danno la caccia di certo non si distinguono per le loro superiori doti strategiche e intellettuali (si veda a tal proposito il comico misunderstanding della maratona finale).
giovedì 2 giugno 2011
Online il trailer ufficiale (e autorizzato) di "The Girl with the Dragon Tatoo" di David Fincher
Fino a qualche giorno fa circolava sul web il trailer non autorizzato del nuovo film di David Fincher, il remake di Uomini che odiano le donne (Niels Arden Oplev, 2009), adattamento cinematografico del noto best-seller di Stieg Larrson. Sembra che il trailer, che ha impazzato in rete a partire dallo scorso 28 maggio prima di essere definitivamente bloccato dalla Sony, sia stato ripreso da uno spettatore mentre veniva mostrato in anteprima in un cinema nordamericano a precedere la proiezione di Una notte da leoni 2. Dal momento che era stato ripreso di nascosto e quasi sicuramente con la videocamera di un cellulare, la qualità del trailer "rubato" era davvero scarsa.
Dopo il deludente Il curioso caso di Benjamin Button e il solido ma tutto fuorché epocale (come alcuni critici entusiastici e frettolosi lo hanno etichettato) The Social Network, David Fincher riuscirà con The Girl with the Dragon Tatoo a tornare sui livelli di Seven, Fight Club e Zodiac? Non lo sapremo almeno fino al prossimo 21 dicembre, giorno di uscita della pellicola nella sale statunitensi (il 26 dicembre che trovate nel poster sopra fa riferimento all'uscita in Gran Bretagna). Intanto, cliccando qui sotto, potete guardare lo sfrenato trailer che la Sony da ieri ha ufficialmente reso disponibile online.
martedì 31 maggio 2011
Buon compleanno, Clint
Oggi compie ottantadue anni Clint Eastwood, uno dei registi più importanti tuttora in attività sul piano internazionale. Negli ultimi trent'anni il cineasta californiano (San Francisco, 1930) ci ha regalato alcune delle opere più significative del nostro tempo, trovando con il passare degli anni una maturità e un'ispirazione davvero invidiabili e che saranno certamente di ispirazione per molti giovani colleghi. In questi giorni Eastwood sta lavorando alla post-produzione della sua ultima pellicola, quel J. Edgar in uscita negli Stati Uniti il prossimo Natale che racconterà la controversa storia del celebre J. Edgar Hoover (interpretato da DiCaprio), influente direttore dell'FBI dal 1935 al 1972, anno della morte.
L'infaticabile Clint, appena ultimati i lavori legati a questo bio-pic cui lavora ormai tre anni, si dedicherà al remake del noto musical È nata una stella, la cui protagonista sarà la cantante Beyoncé Knowles: non si può certo dire che il nostro, nonostante l'età, non ami ancora prendersi dei rischi.
lunedì 30 maggio 2011
Si è chiusa ieri la prima edizione del "Ca' Foscari Short Film Festival"
I love you, I love you not di Marie Elisa Scheidt (Germania, 2011), prodotto dalla scuola di cinema e televisione di Monaco (Hff, Hochschule Fur Fernsehen Und Film Munchen), ha vinto il "Concorso Internazionale" del Ca' Foscari Short Film Festival, il primo festival europeo organizzato e del tutto gestito dall'università veneziana Ca’ Foscari, che è nato allo scopo di scoprire e valorizzare negli anni futuri i giovani registi addestrati dalle scuole di cinema di tutto il mondo. Il direttore artistico del festival è lo storico critico cinematografico de Il Manifesto Roberto Silvestri.
La cerimonia di chiusura si è svolta ieri sera e la giuria internazionale, composta da Valerio Mastandrea, Theo Eshetu e Mario Handler, ha premiato I love you, I love you not con la seguente motivazione:
“Premesso che il livello generale dei lavori visti è stato altissimo per un uso originale e pluralistico del linguaggio espressivo, la giuria ha voluto considerare, non senza fatica, l’equilibrio tra la padronanza del mezzo e l’intento artistico, premiando I love you I love you not. Per aver saputo raccontare l’ amore con un’ alternanza di linguaggi lucida e commovente”.
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