domenica 5 agosto 2012

Proiezione pubblica a sorpresa di una copia in 70 mm di "The Master" e 19 nuove immagini del film di Paul Thomas Anderson. Ancora nessuna conferma ufficiale per la presenza al Festival di Venezia


Ci sono state due novità negli ultimissimi giorni riguardo a The Master, su cui sono contento di potervi ormai aggiornare sempre più spesso (manca poco più di un mese al 14 settembre, giorno dell'uscita in distribuzione limitata negli Stati Uniti). Giovedì scorso la Weinstein Company ha rilasciato 19 nuove immagini del film (potete ammirarle una per una al termine dell'articolo), ma soprattutto due giorni dopo, all'"Aereo Theatre" di Santa Monica (Los Angeles), è avvenuta a sorpresa una proiezione pubblica della pellicola in 70 mm a seguito della proiezione di una copia restaurata di Shining di Stanley Kubrick (il celebre regista, di cui Anderson è un grande ammiratore, rimase a tal punto colpito da Boogie Nights da invitare il cineasta losangelino sul set di Eyes Wide Shut).
Le reazioni del pubblico sono state assai positive e tra le molte cose scritte, sulle quali non mi dilungo per evitare ogni minima possibilità di rovinarvi la sorpresa della prima visione, si è parlato delle interpretazioni grandiose dei tre attori principali (Joaquin Phoenix, Philip Seymour Hoffman e Amy Adams) e di un film straordinario sul piano formale, con una  qualità superlativa delle immagini in 70 mm.
Ancora nessuna conferma ufficiale circa la presenza del film al Festival di Venezia (né a quello di Toronto), per quanto il sito Deadline.com si sia persino spinto a dare la notizia di una già programmata proiezione al Lido per la sera di sabato 1° settembre. Non saprei dire con certezza se l'avvenuta proiezione all'Aereo Theatre possa in qualche modo compromettere la partecipazione dell'opera alla kermesse italiana, solitamente privilegiante prime mondiali assolute. Uno degli spettatori che ha avuto la fortuna di vederlo, ha comunque affermato che la pellicola è stata mostrata priva di titoli di testa e di coda, nella forma della cosiddetta "copia lavoro", ipotizzando che questo particolare permetterebbe la eventuale successiva partecipazione del film ai festival. A questo punto, dopo l'ennesima puntata dell'intrigo internazionale, non resta che rimanere ancora in attesa di un comunicato della Biennale.




















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