lunedì 12 gennaio 2015

Golden Globe 2015: trionfano "Boyhood" di Richard Linklater e "Grand Budapest Hotel" di Wes Anderson; Linklater anche miglior regista


Sono stati assegnati nella notte i Golden Globe, i prestigiosi premi della Hollywood Foreign Press Association giunti quest'anno alla 72esima edizione. Se in buona parte delle categorie le previsioni della vigilia sono state ampiamente rispettate, c'è da dire che non sono di certo mancate le sorprese: Grand Budapest Hotel di Wes Anderson ha avuto la meglio su Birdman di Alejandro Gonzáles Iñárritu nella categoria del miglior film commedia o musical e Amy Adams, nonostante i più dessero per favorita la Emily Blunt di Into the Woods, ha vinto con Big Eyes di Tim Burton il premio per la migliore interpretazione in un film commedia o musical per il secondo anno consecutivo (nel 2014 se lo era aggiudicato grazie alla magistrale prova  in American Hustle). Altra sorpresa, infine, è stata l'affermazione di Dragon Trainer 2 come miglior film di animazione, quando invece sembrava che si trattasse di una sfida a due tra The Lego Movie e Big Hero 6Ad ogni modo, il grande vincitore della serata è stato senza dubbio Boyhood di Richard Linklater che, oltre al premio per il miglior film drammatico e per la miglior regia, ha ottenuto anche il riconoscimento per la migliore attrice non protagonista (Patricia Arquette). A proposito di attori, Eddie Redmayne e Julianne Moore si sono imposti tra gli attori drammatici per le loro rispettive interpretazioni in La teoria del tutto e Still Alice, mentre J.K. Simmons si è aggiudicato il premio al miglior attore non protagonista per Whiplash. Grande favorito della vigilia per la categoria del miglior film commedia o musical, Birdman si è comunque portato a casa due premi: miglior attore protagonista in un film commedia o musical (Michael Keaton) e migliore sceneggiatura (Alejandro Gonzáles Iñárritu, Nicolas Giacobone e Alexander Dilenaris Jr.).
Qui sotto potete leggere l'elenco completo dei vincitori, mentre sul sito ufficiale dei Golden Globe trovate anche i premi riguardanti le serie televisive, oltre a tutte le nomination categoria per categoria.

Miglior film drammatico
Boyhood di Richard Linklater

Miglior attore protagonista in un film drammatico
Eddie Redmayne per La teoria del tutto

Miglior attrice protagonista in un film drammatico
Julianne Moore per Still Alice

Miglior film commedia o musical
Grand Budapest Hotel di Wes Anderson

Miglior attore protagonista in un film commedia o musical
Michael Keaton per Birdman

Miglior attrice protagonista in un film commedia o musical
Amy Adams per Big Eyes

Miglior film di animazione
Dragon Trainer 2 di Chris Buck e Jennifer Lee

Miglior film straniero
Leviathan di Andrej Zvjagincev

Miglior attore non protagonista
J.K. Simmons per Whiplash

Miglior attrice non protagonista
Patricia Arquette per Boyhood

Miglior regista
Richard Linklater per Boyhood

Miglior sceneggiatura
Alejandro Gonzáles Iñárritu, Nicolas Giacobone e Alexander Dilenaris Jr. per Birdman

Miglior colonna sonora
Jóhann Jóhannsson per La teoria del tutto

Miglior canzone originale
Glory, John Legend e Common - Selma

Premio speciale Cecil B. DeMille

George Clooney

2 commenti:

  1. ben meritati i Globi per BOYHOOD e TGBH
    al primo andrà quasi certamente l'Oscar, mentre il capolavoro di Anderson è troppo "europeo" per piacere ai giurati dell'Academy

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  2. Ciao Marco46, concordo in pieno con te su "Boyhood" e non mi dispiace neanche la decisione di preferire "The Grand Budapest Hotel" a "Birdman", visto al Festival di Venezia e che, pur essendo di sicuro un buon film, non ho trovato straordinario (a mio avviso il suo punto di forza risiedo nello stile, mentre per quanto riguarda storia e sviluppo dei personaggi non mi ha impressionato particolarmente).
    L'unico appunto che ho da fare a "The Grand Budapest Hotel" è legato al fatto che ormai, giunto al suo nono lungometraggio, vorrei che Wes Anderson smettesse di mettere il proprio indubbio talento al servizio di film tra loro molto simili per poetica e stilemi, rischiando di più nel cercare nuove direzioni.

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