Visualizzazione post con etichetta 12 Years a Slave. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta 12 Years a Slave. Mostra tutti i post

lunedì 13 gennaio 2014

Golden Globe 2014: "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino vince il premio per il miglior film straniero; "12 anni schiavo" di Steve McQueen e "American Hustle" di David O. Russell sono i migliori film dell'anno


Contro le previsioni della vigilia (il grande favorito era La vita di Adele di Abdellatif Kechiche, vincitore della Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes e non candidabile all'Oscar per motivi regolamentari), questa notte a Los Angeles Paolo Sorrentino con La grande bellezza si è aggiudicato il Golden Globe per il miglior film straniero. Era dal 1990 che un film italiano non vinceva il prestigioso premio, quando Giuseppe Tornatore trionfò con Nuovo Cinema Paradiso, che poco dopo avrebbe conquistato anche l'Oscar.
Per comprendere la portata storica del traguardo raggiunto da Sorrentino, è necessario ricordare che, oltre a Tornatore, solo altri due registi italiani in passato erano riusciti a vincere il Golden Globe per il miglior film straniero: Vittorio De Sica nel 1962 con La ciociara ed Ettore Scola nel 1978 con Una giornata particolare. Persino il cineasta forse più rappresentativo del nostro cinema nel mondo, Federico Fellini, non ha mai conquistato un Golden Globe ma ha ottenuto solo una candidatura nel 1975 con Amarcord e una nel 1987 con Ginger e Fred. In questo caso si deve però specificare che nel 1957 e nel 1964, quando Fellini vinse l'Oscar con La strada, il Golden Globe per il miglior film straniero non venne assegnato.

giovedì 12 dicembre 2013

"La grande bellezza" candidato ai Golden Globe come miglior film straniero; sette le nomination per "12 Years a Slave" di Steve McQueen e "American Hustle" di David O. Russell


Dopo il trionfo agli European Film Awards, l'equivalente europeo degli Oscar, è di poco fa la notizia che La grande bellezza di Paolo Sorrentino ha ottenuto anche la prestigiosa nomination per il miglior film straniero ai Golden Globe 2014, dove se la dovrà vedere con Il sospetto di Thomas Vinterberg, The Wind Rises (Si alza il vento) di Hayao MiyazakiLa vita di Adele di Abdellatif KechicheIl passato di Asghar Farhadi (queste ultime due opere, sulla carta, sembrerebbero le favorite).
Un paio di ore fa, infatti, sono state annunciate le candidature dei premi assegnati ogni anno dalla Hollywood Foreign Press Association, l'associazione della stampa estera operante a Hollywood. Nella categoria del miglior film drammatico sono stati candidati 12 Years a Slave (12 anni schiavo) di Steve McQueen, Captain Phillips di Paul Greengrass, Gravity di Alfonso Cuarón, Philomena di Stephen Frears e Rush di Ron Howard, mentre le cinque opere che si contenderanno il premio per il miglior film commedia o musical sono American Hustle di David O. Russell, Her di Spike Jonze, Inside Llewyn Davis (A proposito di Davis) dei fratelli Coen, Nebraska di Alexander Payne e The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese.

giovedì 12 settembre 2013

"12 Years a Slave" di Steve McQueen e la mancata presenza al Festival di Venezia: guarda il trailer sottotitolato in italiano


Insieme a Gravity di Alfonso Cuarón (leggi la mia recensione), sarebbe dovuto essere il film più importante in prima mondiale al Festival di Venezia, ma alla fine il direttore Alberto Barbera ha dovuto a malincuore rinunciarvi: 12 Years a Slave di Steve McQueen (Hunger, 2008; Shame, 2011), dopo la presentazione del 30 agosto al Telluride Film Festival, è stato infatti presentato al Festival di Toronto una settimana fa.
Secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter in un articolo di lunedì, McQueen ha dichiarato che la mancata presenza di 12 Years a Slave a Venezia sarebbe legata esclusivamente a una scelta strategica della produzione, che per un film sulla schiavitù ambientato negli Stati Uniti ha preferito optare per un'anteprima nordamericana. Alberto Barbera ha inoltre smentito fermamente le voci, alimentate da dichiarazioni a lui stesso attribuite nei giorni scorsi da alcune testate europee, secondo le quali sulla scelta della produzione di 12 Years a Slave avrebbe pesato l'indisponibilità del distributore italiano a coprire i costi dell'ampia delegazione del film.