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lunedì 23 dicembre 2013

Classifica dei migliori 20 film del 2013


Dopo aver deciso nel 2012 di non pubblicare la classifica dei 20 migliori film dell'anno (per poi pentirmene), da tempo ormai mi ero convinto che la lista dei film che più ho apprezzato nel 2013 non sarebbe potuta mancare su Cinemagnolie, anche se quest'anno non ho avuto modo di vedere numerose pellicole che, a giudicare dall'accoglienza critica ricevuta o per il solo fatto che sono state dirette da registi che stimo, avrebbero molto probabilmente potuto giocarsi un posto nella classifica. Tra di esse, ci sono La vita di Adele di Abdellatif Kechiche, Il passato di Asghar Farhadi, Venere in pelliccia di Roman Polanski, The Spirit of '45 di Ken Loach, Holy Motors di Leos Carax, Before Midnight di Richard Linklater, The Grandmaster di Wong Kar-wai, Still Life di Uberto Pasolini, Flight di Robert Zemeckis, Il tocco del peccato di Jia Zhang-ke, Les Misérables di Tom Hooper, Bling Ring di Sofia Coppola, Dietro i candelabri di Steven Soderbergh, The Impossible di Juan Antonio Bayona, Re della terra selvaggia di Benh Zeitlin, In Trance di Danny Boyle, Prisoners di Denis Villeneuve, Captain Phillips di Paul Greengrass, Noi siamo infinito di Stephen Chbosky, Giovane e bella di François Ozon, Sugarman di Malik Bendjelloul, La migliore offerta di Giuseppe Tornatore, Anni felici di Daniele Luchetti e Viva la libertà di Roberto Andò.

giovedì 12 dicembre 2013

"La grande bellezza" candidato ai Golden Globe come miglior film straniero; sette le nomination per "12 Years a Slave" di Steve McQueen e "American Hustle" di David O. Russell


Dopo il trionfo agli European Film Awards, l'equivalente europeo degli Oscar, è di poco fa la notizia che La grande bellezza di Paolo Sorrentino ha ottenuto anche la prestigiosa nomination per il miglior film straniero ai Golden Globe 2014, dove se la dovrà vedere con Il sospetto di Thomas Vinterberg, The Wind Rises (Si alza il vento) di Hayao MiyazakiLa vita di Adele di Abdellatif KechicheIl passato di Asghar Farhadi (queste ultime due opere, sulla carta, sembrerebbero le favorite).
Un paio di ore fa, infatti, sono state annunciate le candidature dei premi assegnati ogni anno dalla Hollywood Foreign Press Association, l'associazione della stampa estera operante a Hollywood. Nella categoria del miglior film drammatico sono stati candidati 12 Years a Slave (12 anni schiavo) di Steve McQueen, Captain Phillips di Paul Greengrass, Gravity di Alfonso Cuarón, Philomena di Stephen Frears e Rush di Ron Howard, mentre le cinque opere che si contenderanno il premio per il miglior film commedia o musical sono American Hustle di David O. Russell, Her di Spike Jonze, Inside Llewyn Davis (A proposito di Davis) dei fratelli Coen, Nebraska di Alexander Payne e The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese.

lunedì 9 settembre 2013

Venezia 70: la cerimonia di premiazione dei Mouse d'oro, i riconoscimenti assegnati al Festival di Venezia dalla critica online


Sabato 7 settembre, presso la Terrazza Disaronno, si è svolta la cerimonia di premiazione del Mouse d’Oro, organizzata in collaborazione con Lo Scrittoio.
Giunto alla sua quinta edizione, il riconoscimento collaterale del Festival di Venezia assegnato dalla critica online quest’anno ha premiato Philomena di Stephen Frears come miglior film in concorso (Mouse d'oro) e At Berkeley di Frederick Wiseman come miglior film fuori dalla competizione (Mouse d'argento).
In un clima divertito e amichevole, sono stati consegnati i tradizionali mouse pad celebrativi ai vincitori e, come menzioni speciali, dei cuscini personalizzati. Per la prima volta infatti i giurati hanno assegnato anche due ulteriori premi, inizialmente non previsti: a Stray Dogs di Tsai Ming-liang (menzione speciale Mouse d'oro) e a Die andere Heimat – Cronik einer Sehnsucht di Edgar Reitz (menzione speciale Mouse d'argento).

venerdì 6 settembre 2013

Venezia 70: "Philomena" di Stephen Frears vince il Mouse d'oro; "At Berkeley" di Frederick Wiseman si aggiudica il Mouse d'argento

 

A ventiquattr'ore dall'attesa cerimonia di premiazione che decreterà i vincitori della 70a edizione del Festival di Venezia, il Mouse d’Oro – il premio collaterale della Mostra assegnato dalla critica online – è meritatamente andato a Philomena di Stephen Frears, votato come il miglior film del Concorso dai 77 siti componenti della giuria, tra i quali figura anche Cinemagnolie. Il Mouse d’argento al miglior film fuori dalla competizione è stato invece attribuito ad At Berkeley di Frederick Wiseman.
Quest'anno sono state per la prima volta attribuite anche due menzioni speciali: il controverso Jiaoyou (Stray Dogs) di Tsai Ming-liang ha ottenuto la menzione speciale Mouse d’Oro, mentre Die andere Heimat – Cronik einer Sehnsucht di Edgar Reitz si è aggiudicato la menzione speciale Mouse d’argento.

mercoledì 4 settembre 2013

Venezia 70: Cinemagnolie e il Mouse d'oro ancora insieme al Festival di Venezia. I vincitori del premio della critica online saranno annunciati il 6 settembre


Come già accaduto nella scorsa edizione, anche quest'anno con Cinemagnolie sto partecipando in qualità di giurato al Mouse d'oro, il premio collaterale del Festival di Venezia ideato nel 2009 dal sito di cinema Hideout e attribuito dalla critica online al miglior film del concorso (Mouse d'oro) e al miglior film tra quelli presentati al di fuori del concorso (Mouse d'argento).
Attualmente la classifica del Mouse d’Oro vede in testa Philomena di Stephen Frears (qui trovate la mia recensione), mentre per quanto riguarda il Mouse d'argento è in vantaggio Die andere Heimat - Chronik einer Sehnsucht di Edgar Reitz.

sabato 31 agosto 2013

Venezia 70: la recensione di "Philomena" di Stephen Frears


Giunti al quarto giorno di proiezioni, è finalmente arrivato il primo film di spessore nel concorso della 70a edizione del  Festival di Venezia. Si tratta di Philomena del settantaduenne regista britannico Stephen Frears, già autore in passato di pellicole quali Le relazioni pericolose (1988), Rischiose abitudini (1990), Hi-Lo Country (1998, che gli valse l’Orso d’argento per la miglior regia al Festival di Berlino), Alta fedeltà (2000) e The Queen (2006).
L’ultima fatica di Frears è l'intenso e commovente racconto della ricerca da parte di una anziana donna irlandese (Judi Dench), coadiuvata da un noto giornalista politico rimasto senza lavoro interessatosi alla vicenda (Steve Coogan), del figlio sottrattole cinquant’anni prima dalle suore del convento in cui, per volere dei genitori, era stata rinchiusa dopo essere rimasta incinta.