venerdì 7 febbraio 2014

Jonny Greenwood torna a collaborare con Paul Thomas Anderson per "Inherent Vice"; il film con ogni probabilità sarà in concorso al Festival di Cannes


Dopo gli ottimi risultati ottenuti con Il petroliere e The Master, Jonny Greenwood torna a collaborare con Paul Thomas Anderson per Inherent Vice. Secondo quanto riportato ieri dal sito Film Music Reporter – la notizia è stata rilanciata poco dopo da molti importanti siti di cinema e di musica internazionali – il talentuoso chitarrista dei Radiohead in questo mese di febbraio registrerà le partiture per il film di Anderson a Londra con la prestigiosa Royal Philharmonic Orchestra
Il fatto che Greenwood si stia mettendo al lavoro significa naturalmente che la post-produzione del film sta entrando nella fase finale e a questo punto credo sia possibile sbilanciarsi nel dire che la presenza di Inherent Vice al prossimo Festival di Cannes (14-25 maggio 2014) è molto probabile.
A meno del sopraggiungere di particolati problemi per ora non preventivabili, infatti, anche se la lavorazione del film dovesse protrarsi per altri tre mesi, Inherent Vice sarebbe comunque pronto per l'inizio di maggio. E sappiamo bene come qualsiasi festival del mondo, pur di garantirsi in concorso l'ultimo lavoro di uno dei più importanti registi in attività, sia disponibile ad accontentarsi di visionare con un certo anticipo anche solo una sua versione non definitiva. 
Non so se questa mia interpretazione sarà confermata anche da altri siti nelle prossime ore o nei giorni a venire, ma il ritorno a Cannes di Paul Thomas Anderson dopo la Palma d'oro per la miglior regia vinta nel 2002 con Ubriaco d'amore, visto la stato delle cose, mi appare come una possibilità molto ma molto concreta. Per avere maggiori informazioni sull'ultimo lavoro del grande regista losangelino tratto dall'omonimo romanzo del 2009 di Thomas Pynchon, considerato uno dei più importanti scrittori statunitensi contemporanei, vi invito a consultare la sezione dedicata ad Inherent Vice della pagina del blog denominata "Paul Thomas Anderson"

2 commenti:

  1. Insomma...non vediamo l'ora! Ma cosa ne pensi della scelta proprio di Pynchon? Hai letto il libro? Mi sembra lontano dalle corde di Anderson, quasi comico, ma come in ogni suo film, ho la sensazione che saprà stupire, che parlerà d'altro rispetto a ciò che tutti si aspettano (così come il Petroliere non era un film "su" i cercatori di petrolio come si diceva, e The Master non era un film "su" Scientology come si anticipava)...!

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    1. Più di qualcuno che negli Stati Uniti ha letto la sceneggiatura del film, ha parlato di "Inherent Vice" come de "Il grande Lebowski" di Paul Thomas Anderson. Condivido in pieno con te la considerazione che probabilmente PTA riuscirà a stupirci ancora una volta. D'altronde, è finora uno dei pochi registi del panorama mondiale ad aver dimostrato di avere le capacità di cambiare registro, ritmo, genere in ogni suo film. E un film "psichedelico" con accentuati toni da commedia ambientato a Los Angeles tra fine anni sessanta e inizio anni settanta, come sembra sarà questo "Inherent Vice", segnerebbe un ulteriore rinnovamento della propria poetica. Come si può facilmente intuire, sono particolarmente impaziente di vederlo! :)

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