La settimana scorsa, mi è stata offerta dal regista Michele Torbidoni la possibilità di visionare questo cortometraggio. Torbidoni è un ex allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia, che ha frequentato nell'ormai lontano biennio 1995-1997 (gli anni di Salvatore Mereu, Francesco Munzi e Eros Puglielli). Oggi di professione fa l'User Interface Designer (progetta e sviluppa l'aspetto visuale di applicazioni per computer e tablet) e La cosa in cima alle scale rappresenta il suo ritorno al linguaggio delle immagini in movimento a circa 17 anni di distanza da The Net, interessante corto per certi versi anticipatore di Matrix e che può essere visto su Vimeo cliccando qui.
Pietro è un tecnico informatico che, dopo un importante incontro di lavoro, si ritrova quasi per caso nel paese nativo, dove ha vissuto la propria infanzia con la famiglia. Appena mette nuovamente piede nella ormai dimenticata (o forse sarebbe meglio dire rimossa) località, viene progressivamente risucchiato dal proprio passato fatto di timori, angosce e incertezze. Fino all'epilogo finale.
La cosa in cima alle scale, tratto liberamente dall'omonimo racconto breve di Ray Bradbury, è un horror psicologico teso, avvincente e ottimamente realizzato (la regia di Torbidoni è sapiente e dimostra di saper osservare le più classiche regole del genere di riferimento, la fotografia di Angelo Stramaglia è assai raffinata). Le interpretazioni dei quattro attori principali, poi, sono di indubbio spessore: in particolare, se Gianluca D'Ercole nei panni del protagonista offre una prova assai convincente, il ragazzino Alberto Valletta, qui al suo esordio, sorprende per l'intensità che riesce a conferire al proprio personaggio. Nonostante un paio di scambi dialogici tra Pietro e il tassista che lo conduce al paese natale appaiano un po' ingenui e incongruenti, il corto è complessivamente di ottimo livello sotto tutti gli aspetti, non ultimo quello della affascinante colonna sonora.
Vincitore un paio di settimane fa del Logan Film Festival (Utah, Stati Uniti) e ormai da più di qualche mese in giro per festival nazionali e internazionali, per ora l'unica possibilità di vedere La cosa in cima alle scale è presenziare alle proiezioni dei festival in cui è stato o verrà selezionato. A questo link potete controllare se una delle prossime proiezioni in programma si trova nelle vostre vicinanze. Qui sotto, invece, potete guardare il trailer e una clip del corto.
Vincitore un paio di settimane fa del Logan Film Festival (Utah, Stati Uniti) e ormai da più di qualche mese in giro per festival nazionali e internazionali, per ora l'unica possibilità di vedere La cosa in cima alle scale è presenziare alle proiezioni dei festival in cui è stato o verrà selezionato. A questo link potete controllare se una delle prossime proiezioni in programma si trova nelle vostre vicinanze. Qui sotto, invece, potete guardare il trailer e una clip del corto.
ne parlerò anch'io a breve.
RispondiEliminaun corto davvero interessante!
allora aspetto di leggere la tua recensione!
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